Sono passati quasi due anni dalle proteste del 2019, con cui i pastori hanno rivendicato un prezzo equo e dignitoso per il frutto del proprio lavoro, ma ancora quella vicenda non è affatto conclusa: non è conclusa in primo luogo perché non è cambiato affatto il sistema di sfruttamento che impone ad un’intera categoria di accettare i prezzi decisi dagli industriali. Inoltre moltissimi pastori e cittadini solidali sono ancora perseguitati per aver preso parte a quelle proteste, come l’associazione Libertade ha costantemente denunciato durante tutto questo tempo. Lunedì 14 dicembre quattro pastori saranno di nuovo davanti ad un giudice, accusati di manifestazione non autorizzata e blocco stradale per aver preso parte, insieme ad altre migliaia di persone, alla protesta svoltasi in territorio di Lula il 13 febbraio 2019.La richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata dal pubblico ministero di Nuoro e in merito ad essa dovrà decidere il giudice per l’udienza preliminare Dott. Cannas. I pastori coinvolti in questa vicenda devono essere sempre orgogliosi di aver lottato per i propri diritti, nonostante queste rappresaglie giudiziarie inqualificabili con cui vengono minacciati di pene severissime solamente per aver manifestato in modo pacifico le proprie ragioni. L’associazione Libertade ritiene che non dobbiamo assolutamente lasciarli soli e per questo terremo un sit-in davanti al Tribunale di Nuoro lunedì 14 dicembre alle ore 12:00, per chiedere la fine delle ritorsioni e delle persecuzioni contro i protagonisti di quelle lotte per la dignità del lavoro. Invitiamo i pastori e tutta la popolazione a mostrare la loro solidarietà prendendo parte al sit-in.
imàgine de presentada buongiornoalghero.it