Abbiamo versato il latte per le strade di tutta l’isola, per gridare a favore della dignità del lavoro. Ci hanno accusato di imbrattamento. Nessuna accusa di imbrattamento però è stata avanzata verso coloro che inquinano le nostre terre rendendole imbonificabili. Abbiamo marciato liberi sulla nostra terra per invocare la tutela della salute dei sardi, la fine dell’occupazione militare della Sardegna. Ci hanno accusato di terrorismo, sovversione all’ordine democratico, resistenza, danneggiamento, invasione di terreni. Nessuna accusa di terrorismo però è stata avanzata verso coloro che opprimono i popoli del mondo con la guerra. Abbiamo ricevuto fogli di via, ci hanno impedito di circolare liberamente nella nostra terra, sono entrati nelle nostre case per intimorirci, hanno cercato di umiliarci trasformando le nostre istanze di popolo libero in reati. Ebbene nonostante tutto, un popolo pacifico oggi è riunito a Capo Frasca per testimoniare che i sardi uniti non hanno paura di nulla, che la giustizia per sé stessi e per la propria terra è l’unica cosa che importa. Da oggi non indietreggeremo di un passo quando si tratterà di dare solidarietà e tutelare la dignità di tutte quelle persone che per il loro generoso impegno verso il popolo sardo verranno perseguitati e umiliati. Da oggi non permetteremo mai più che queste persone di valore vengano lasciate sole nell’affrontare la gogna mediatica e i processi. Oggi 12 ottobre 2019 è il giorno in cui i sardi hanno deciso di invertire la rotta, di liberarsi dal ricatto coloniale e pretendere l’affermazione del diritto del nostro popolo ad autodeterminarsi, ovvero di perseguire liberamente il proprio sviluppo economico, sociale e culturale, di disporre liberamente delle proprie ricchezze e di non permettere a nessuno di privarci della salute.

imàgine de presentada aforas.noblogs.org