Richiesta di estradizione per Carles Puigdemont

Lunedi 4 Ottobre la Corte d’Appello di Sassari si dovrà pronunciare sulla richiesta di estradizione di Carles Puigdemont, su tale richiesta pesa l’insussistenza dei reati contestati in spagna ovvero delitto di “ribellione” (“rebelión”: art. 472 CP esp) e peculato (“malversación de caudales públicos”: art. 432 e 252 CP esp).

Il delitto di “rebelión”[1] (art. 472 e 473 CP) punisce infatti con la reclusione da 25 a 30 anni “los que se alzaren violenta y públicamente para cualquiera de los fines siguientes” (“coloro che si sollevino violentemente e pubblicamente per qualsiasi delle seguenti finalità”). Pertanto, è evidente che nel caso di Puigdemont manchi il requisito della “violenza”.

D’altro canto non è possibile rinvenire nell’ordinamento italiano un’analoga previsione sanzionatoria, Infatti, non sarebbe applicabile ne l’art. 289 c.p “attentato contro organi costituzionali o contro le assemblee regionali” , ne l’art. 284 c.p “insurrezione armata contro i poteri dello Stato”.

E evidente quindi che, al di là dell’esito della nuova richiesta avanzata da Carles Puigdemont per riottenere l’immunità parlamentare, lo Stato Italiano si troverà di fronte ad un bivio, venir meno ai principi basilari del proprio ordinamento per chinarsi ossequiosamente alla Spagna e dare un monito agli indipendentisti sardi, oppure negare l’estradizione in nome del diritto universalmente riconosciuto (a parole) all’autodeterminazione e dare prova di integrità morale e politica.

Libertade, auspica che la magistratura si renda attuatrice della Giustizia che da anni un intero popolo chiede per il proprio Presidente costretto all’esilio.
Noi saremo a Sassari per continuare a gridare la nostra solidarietà al popolo Catalano e al suo Presidente.

imàgine de presentada lanuovasardegna.it