Rigettata la richiesta di Sorveglianza Speciale

La mattina del 27 ottobre 2021, la prima sezione penale del Tribunale di Cagliari, riunita in Camera di Consiglio e presieduta dalla giudice Ornano ha rigettato la richiesta di Sorveglianza Speciale avanzata dalla Procura di Cagliari contro 5 compagni e compagne dell’area libertaria che sono imputati con l’assurda accusa di terrorismo per le manifestazioni alle basi militari.

L’Associazione Libertade quando tali accuse furono formulate espresse da subito il timore che mirassero a intimidire il movimento contro le basi militari e a scoraggiare persino una partecipazione di massa nelle mobilitazioni che periodicamente vengono organizzate.

La sentenza, ribadendo la totale autonomia del procedimento di prevenzione rispetto al contemporaneo procedimento penale, entra nel merito dell’accusa di associazione eversiva con finalità di terrorismo per affermare che non esistono indizi a loro carico che possano attestare su queste basi la pericolosità sociale degli imputati.

In particolare viene sottolineata l’assenza di indizi che facciano pensare ad un progetto comune e condiviso con una finalità terroristica, ad una forma di affiliazione diversa da un semplice gruppo di affinità, ma soprattutto la totale assenza della violenza armata nelle teorizzazioni degli imputati e nella loro pratica politica dell’ ”azione diretta” anarchica. Senza queste caratteristiche in uno stato di diritto non è possibile parlare di terrorismo, ma semplicemente di idee che vengono incriminate in quanto negano legittimità alle istituzioni stesse e si propongono il loro abbattimento.

“Ma né il fatto in sé di aderire ad una ideologia che esprime una visione di radicale rifiuto e di contestazione dello Stato e delle sue articolazioni democratiche, tanto da teorizzarne quale suo obbiettivo finale non la riforma, ma la sovversione e insieme ad esso di tutte quelle organizzazioni che lo simboleggiano nella sua dimensione interna ed internazionale, non costituisce reato. E ciò per la ragione indicata , perché lo stato democratico e pluralista deve ammettere che nella dialettica politica possano trovare espressione anche quelle visioni che negano ad esso legittimità, per affermare modelli di relazioni politici e sociali anche radicalmente diversi e antagonisti rispetto ad esso. E ciò anche quando sia propugnato il ricorso ad atti di contrasto, disturbo, sabotaggio quale metodo di lotta politica, purché tale teorizzazione si tenga in termini di un astratto programma e non si traduca invece nel compimento di atti di violenza e antisociali, nella forma tentata o consumata”.

Si tratta oggettivamente di un duro colpo per il teorema accusatorio teorizzato dalla procura nell’ambito del processo Lince e al tempo stesso una vittoria per tutti noi che sosteniamo la piena legittimità della lotta contro l’occupazione militare della Sardegna fino alla chiusura di tutte le basi, alla bonifica integrale e alla restituzione dei territori alle comunità.

“Il Collegio è ben consapevole che gli attuali fenomeni criminali eversivi e terroristici sfuggano ai modelli associativi tradizionali, strutturandosi essi in forme più fluide ed estemporanee; nel rinviare all’ampia elaborazione svolta dalla giurisprudenza, specie di legittimità con particolare riguardo ai gruppi terroristici di matrice islamica, deve anche raccogliersi l’insegnamento che da tale elaborazione si trae, in punto di riaffermazione del principio di legalità, tassatività e determinatezza della fattispecie che devono essere propri dello Stato di diritto. Le sempre più stringenti esigenze di difesa sociale verso fenomeni spesso nuovi, di difficile contrasto con gli strumenti tradizionali e in assenza di efficaci mezzi di contrasto transnazionale al terrorismo, non possono legittimare surrettizie riedizioni del diritto penale d’autore, perché radicalmente incompatibile con il nostro sistema costituzionale improntato come è al principio di legalità e materialità del reato”.

Ribadendo la nostra piena solidarietà verso tutti i compagni e le compagne imputate nel processo Lince, vi invitiamo a sostenerli in occasione della prossima udienza che si terrà a Cagliari il prossimo 6 dicembre.

imàgine de presentada Libertade