Questa mattina abbiamo assistito all’udienza del processo contro Bakis Beks.
Ha testimoniato uno dei poliziotti che nel 2018 hanno denunciato Bakis Beks e altri tre ragazzi al termine di un concerto che si teneva in un locale di Nuoro.
La nostra impressione fra il pubblico è che gli agenti intervenuti durante il concerto avrebbero bisogno di una visita dall’otorino, perché hanno travisato i testi delle canzoni di Bakis, prendendo proverbialmente “troddi per fischi di treno”.
Secondo la ricostruzione del poliziotto che ha testimoniato oggi, lui sarebbe stato chiamato da altri suoi colleghi già presenti sul luogo per un “normale controllo” e sarebbero stati bersagliati di insulti da parte di Bakis e degli altri imputati.
Le canzoni incriminate sono due.
La prima (Messaggio) denuncia l’occupazione militare della Sardegna ed è stata cantata da Bakis in tanti concerti in giro per la Sardegna.
Il ritornello della canzone, ripetuto molte volte, dice: “non c’è tempo per mediazioni, indennizzi, conciliazioni, questo è un messaggio ai coloni, basta, fuori dai coglioni”.
Anziché queste parole il poliziotto avrebbe sentito Bakis dire “polizia fuori dai coglioni!” per invitare lui e i suoi colleghi ad andare via.
Nel secondo brano incriminato Bakis cantava queste rime:
“Non si scherza, La macchina non sterza. Mi fermano al posto di blocco in evidente stato di ebbrezza. Ma li vedo all’ultimo e inchiodando sfondo il parabrezza, perché non ho messo la cintura di sicurezza”.
Il poliziotto, rispondendo alle domande dell’avvocata Lai della difesa, ha detto di aver sentito versi oltraggiosi verso la polizia stradale, in cui Bakis avrebbe minacciato gli agenti di prendere a testate il parabrezza della loro macchina dicendo incredibilmente “ti spacco il parabrezza, perché mi fai tenerezza”.
(Sono parole del poliziotto/testimone di oggi…)
Sembrerebbe una cosa da ridere, se non fosse che Bakis e altri 3 ragazzi si trovano ad affrontare un assurdo procedimento che potrebbe durare ancora un anno o più… con tutte le preoccupazioni e le spese che questo comporta.
La prossima udienza si terrà il 13 febbraio e verranno interrogati altri due poliziotti.
Saremo presenti anche in quell’occasione e vi terremo informati degli sviluppi di questa squallida vicenda repressiva.
imàgine de presentada Bakis Beks